giovedì 8 maggio 2014

Rassegna stampa: Voce del 01 maggio 2014



VOCE del 01 maggio 2014 

» Urbanistica:

La Cappuccina: un altro episodio di verde al mattone? - Lo denuncia Paluan 
Carpi - L'attenzione sull'argomento l'ha riaccesa il 28 aprile scorso Lorenzo Paluan dal proprio blog. In un testo dal titolo "Cremeria, Parco Lama, Cappuccina: il verde del Pd si fa con i mattoni" l'ex Consigliere di Movimento 5 Stelle e Rifondazione collega a vicende antiche e più recenti in materia urbanistica anche la delibera approvata dal Consiglio il 27 marzo scorso, con il voto favorevole del solo Pd, nella quale si converte a edificabile un'area di 13 mila 200 metri quadrati di proprietà comunale annessa alla cosiddetta Cappuccina, di fronte alla torre dell'acquedotto, attualmente adibita a verde pubblico e parcheggio. Per farci che cosa? Questo giornale lo spiegò nel n. 13 del 3 aprile scorso: per realizzarci sopra "...una struttura rivolta ad anziani che vivono soli o coppie prive di relazioni parentali continuative, che cercano soluzioni abitative nuove (care residence) che pure offrono servizi adeguati di sostegno ma che si discostano dalla classica struttura abitativa della casa-protetta". Il Pd votò il provvedimento compatto, i Consiglieri del Pdl uscirono dall'aula, ritenendo illegittime tutte le varianti successive al 2005 e 5 Stelle a Alleanza per Carpi votarono contro. Il consigliere Giorgio Verrini, di ApC, scrisse anche qualche cosa circa il clima di quella serata in cui la variante venne votata insieme ad altre cinque, fra le quali una che concedeva un cambio d'uso di un terreno delle Sordastre, a Santa Croce. E ricordò l'insofferenza dei banchi del Pd verso le obiezioni e la sensazione che tutto fosse già deciso anche se, scrisse Verrini, con tutta la comprensione che si poteva avere per il problema degli anziani, non capiva perché si dovesse "...sacrificare quel francobollo di verde con annesso boschetto noto come la Cappuccina"; e perché non si potesse pensare di ricavare quella struttura di fianco alla Torre dell'acquedotto "... dove imputridisce uno scheletro di cemento di una grossa fabbrica mai costruita".
L'ex consigliere Paluan stabilisce un preciso nesso con la vicenda della Cremeria. Qui, nel 2008, l'ipotesi di ricavare una struttura per anziani fu "variata", consentendo alla proprietà di ricavare invece una residenza di lusso, in cambio della "mancia" rappresentata dalla sistemazione a parchetto urbano dell'area verde residuale di viale De Amicis. Anche il Parco Lama con le sue compensazioni a Cmb perché rinunci a costruire in via Corbolani viene inserito da Paluan nella stessa logica, visto che tutti gli altri comparti dell'Oltreferrovia restano edificabili, mentre non si sa bene in che cosa consistano le famose compensazioni.
Il punto tuttavia, per la Cappuccina, è soprattutto capire perché, pur disponendo di migliaia di metri quadrati ceduti dai proprietari dei cinquanta e passa Piani particolareggiati avviati nell'ultimo decennio, la Giunta Campedelli abbia deciso di costruire proprio qui. E quando mai, nella storia passata e recente, è accaduto che il Comune - il Comune! - decidesse di retrocedere una propria area da verde a edificabile, mentre la sua linea è stata sempre quella, semmai di procedere all'incontrario? Ecco perché ha ragione Paluan a riandare con il pensiero all'area della Cremeria: anche lì doveva nascere una struttura per anziani, anche lì c'era di mezzo un'area verde. E chissà se le similitudini finiranno qui.

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