Tomaso Tommasi di Vignano (Presidente Gruppo Hera) ed Enrico Campedelli (Sindaco di Carpi) in occasione della vendita del 25% di AIMAG ad HERA nel 2009 |
Si apprende dalla stampa di oggi che per il sindaco uscente Campedelli sarebbe pronto un incarico non meglio specificato presso AIMAG.
Se questa eventualità si dimostrasse concreta, sarebbe la prova provata di come il PD consideri "propria" l'azienda che dovrebbe essere di tutti i cittadini, dove collocare politici decotti, a fine carriera (come l'attuale presidente Arletti) o parcheggiarli in attesa di altri incarichi.
Carpi Bene Comune ha inserito nel suo programma un punto specifico a riguardo: con noi al governo non ci saranno più nomine per "meriti politici" nelle società o altri enti dove il Comune è chiamato a indicare propri rappresentanti.
E' vergognoso che a dirigere un'azienda dai fatturati milionari e dai quali dipendono i destini di servizi essenziali per i cittadini, vengano chiamate persone il cui curriculum non presenta nè titoli di studio nè esperienze aziendali significative, per questo contiamo sul senso di decenza dell'attuale sindaco per evitare ulteriori futuri fardelli ad un'azienda che vive di quello che i cittadini pagano con le loro bollette.
Se il PD vuole dare reali segnali di cambiamento, non solo di mera successione nella catena di montaggio dei suoi funzionari politici, cominci a rinunciare all'occupazione di posti e poltrone, rispettando uno degli ultimi ammonimenti di Enrico Berlinguer sulla questione morale in una famosa intervista del 1981: "La questione morale non si esaurisce nel fatto che, essendoci dei ladri, dei corrotti, dei concussori in alte sfere della politica e dell’amministrazione, bisogna scovarli, bisogna denunciarli e bisogna metterli in galera. La questione morale, nell’Italia d’oggi, fa tutt’uno con l’occupazione dello stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti". Ecco, il ridurre AIMAG a ufficio di collocamento del PD, riteniamo sia un ottimo e attuale esempio di quella occupazione fatta da partiti al governo.
Se questa eventualità si dimostrasse concreta, sarebbe la prova provata di come il PD consideri "propria" l'azienda che dovrebbe essere di tutti i cittadini, dove collocare politici decotti, a fine carriera (come l'attuale presidente Arletti) o parcheggiarli in attesa di altri incarichi.
Carpi Bene Comune ha inserito nel suo programma un punto specifico a riguardo: con noi al governo non ci saranno più nomine per "meriti politici" nelle società o altri enti dove il Comune è chiamato a indicare propri rappresentanti.
E' vergognoso che a dirigere un'azienda dai fatturati milionari e dai quali dipendono i destini di servizi essenziali per i cittadini, vengano chiamate persone il cui curriculum non presenta nè titoli di studio nè esperienze aziendali significative, per questo contiamo sul senso di decenza dell'attuale sindaco per evitare ulteriori futuri fardelli ad un'azienda che vive di quello che i cittadini pagano con le loro bollette.
Se il PD vuole dare reali segnali di cambiamento, non solo di mera successione nella catena di montaggio dei suoi funzionari politici, cominci a rinunciare all'occupazione di posti e poltrone, rispettando uno degli ultimi ammonimenti di Enrico Berlinguer sulla questione morale in una famosa intervista del 1981: "La questione morale non si esaurisce nel fatto che, essendoci dei ladri, dei corrotti, dei concussori in alte sfere della politica e dell’amministrazione, bisogna scovarli, bisogna denunciarli e bisogna metterli in galera. La questione morale, nell’Italia d’oggi, fa tutt’uno con l’occupazione dello stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti". Ecco, il ridurre AIMAG a ufficio di collocamento del PD, riteniamo sia un ottimo e attuale esempio di quella occupazione fatta da partiti al governo.
Carpi Bene Comune ha già assunto l'impegno, in caso di vittoria a non riprodurre questi meccanismi di carrierismo politico, perchè la politica torni ad essere servizio ai cittadini e non interesse personale.
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