martedì 9 aprile 2019

Carpi Bene Comune non ha nulla a che fare con la lista di Galantini “Carpi Comune”

A seguito di alcune segnalazioni arrivateci via social, come promotori della lista Carpi Bene Comune durante le elezioni del 2014, ci terremmo a precisare che la nostra esperienza di allora non ha nulla a che fare con la lista Carpi Comune promossa dall’Assessore Cesare Galantini per le elezioni del maggio prossimo.
La nostra proposta era chiaramente in alternativa alle politiche del PD e dell’allora candidato Sindaco Alberto Bellelli e confermiamo, dopo aver visto lui e i suoi alleati all’opera negli ultimi 5 anni, che il modo di concepire il “bene comune” che animava la lista Carpi Bene Comune, a partire da una radicale ridiscussione delle politiche sociali, ambientali e culturali, è sostanzialmente incompatibile con i programmi portati avanti dal Sindaco Bellelli, dal PD e dai suoi alleati.
Che Cesare Galantini, per promuovere la propria lista personale, debba scimmiottare il nome di una lista avversaria, che cinque anni fa prese più voti di altre liste con simboli nazionali ben più conosciuti come SEL o i Verdi, senza godere dell’appoggio propagandistico del PD, ci pare un tentativo al tempo stesso triste e meschino per cercare di accaparrare due voti, confondendo le acque fra gli elettori di sinistra, con un meccanismo tipico da “lista civetta”.
Bene Comune non ha dato seguito organizzativo a quella campagna elettorale del 2014, ma riteniamo comunque che idee e valori dei suoi promotori, candidati e ed elettori meritino ben più rispetto di quello mostrato da Cesare Galantini e dalla sua lista, il cui unico scopo rilevante è garantire la prosecuzione della esperienza in giunta dell’assessore (cosa del tutto legittima, ma che andrebbe perseguita con un po’ più di onestà intellettuale e fantasia nei “nomi”)