martedì 13 maggio 2014

Associazioni, comitati e Comune: un rapporto che deve cambiare passo

Sara Rovatti, Lorenzo Paluan, Maurizio Marinelli,
Marco Pignatti, Cecilia Guaitoli e Mario Poltronieri
in un momento della serata.
Ieri sera i candidati di Carpi Bene Comune hanno incontrato a Fossoli i rappresentati di Legambiente, C.O.R.A., Associazione Parco Lama e CarpiTransizione. Fra i candidati e sostenitori di Carpi Bene Comune erano poi presenti anche due dei fossolesi attivi nel comitato contro la realizzazione dell’impianto a biomasse di GARC, oltre ovviamente alla nostra candidata Sindaco Sara Rovatti che ha condiviso la sua esperienza del Comitato No Amianto.
Lo scopo era fare il punto rispetto alla "qualità" dei rapporti tra comune, associazioni e comitati impegnati da anni in proposte, quando non vere e proprie battaglie, sui temi ambientali di Carpi.
Ognuno degli interventi meriterebbe un comunicato a parte, perché sono storia ed esperienze spesso lunghe anni, ma dal quadro i candidati di Carpi Bene Comune hanno tratto parecchie indicazioni utili su come dovrebbe essere il rapporto tra amministrazione e queste realtà.
Ci sono stati portati casi di collaborazione positiva, (anche se a volte "faticosi" dal punto di vista burocratico, non sempre e non solo per responsabilità), come il neonato osservatorio ottenuto dal C.O.R.A. sul tema amianto o la possibilità di condividere iniziative divulgative come quelle di CarpiTransizione in collaborazione con il Centro per le Famiglie o di vera mobilitazione come "Puliamo il Mondo" di Legambiente, ad altre francamente preoccupanti in termini di "qualità" della comunicazione e trasparenza da parte del Comune nei confronti di proposte e istanze portate da questi gruppi di cittadini.
L’approccio "D.A.D." del Comune  (ovvero Decidere, Annunciare, Difendere), come lo ha definito Mario Poltronieri di Legambiente  e presidente della Consulta delle Associazioni Ambientaliste, si riduce alla presentazione di decisioni già prese dall'amministrazione, annunciate in pompa magna e poi difese ad oltranza da qualsiasi possibile proposta di modifica (il caso delle decine di osservazioni presentate su Piano del Traffico, Piano delle Ciclabili e PAES, accolte solo se si occupano di “virgole”, ignorate quando indicavano qualche mutamento di sostanza) e anche la tendenza ad appropriarsi delle iniziative in modo strumentale
In questo senso la vicenda del Parco Lama è esemplare, con il PD che a fine 2013 sventola manifesti in ogni bacheca, su un progetto che non è mai stato suo e vendendo per qualcosa di realizzato, un accordicchio con la CMB per il comparto C6 che non ha nulla a che fare con l’idea di parco citta-campagna che il comitato e l’associazione Parco Lama chiedono da anni, con il PD e i suoi alleati che, nonostante le belle parole,  si rifiutano  di porre su quel comparto la “clausola di tutela” prevista dagli strumenti urbanistici, in vista dell’approvazione del nuovo PSC che potrebbe (e secondo noi DOVREBBE!) ridisegnare tutta l’area.
Proposta che Carpi Bene Comune si impegna a sostenere (insieme con quella di rivedere anche tutto quanto previsto per tutti i comparti dell’area a est della ferrovia, non solo per il C6)
Per tutto il resto, l’impressione è quella di un’amministrazione “muro di gomma”, che se può cerca di far passare i problemi il più possibile sotto tono (il caso amianto nelle condutture idriche, l’avvio dell’iter di un impianto impattante come l’inceneritore di biomasse a Fossoli), e “molla” qualcosa solo dopo che cittadini hanno dedicato tempo, energie e risorse per dover raccogliere per conto loro informazioni e pareri e farle arrivare al resto della comunità, con un’amministrazione che “cede” all’evidenza (come nel caso della pista ciclabile di via Focherini) non perchè in grado di riconoscere i propri errori, ma solo quando teme di perdere qualche consenso, sotto la spinta delle mobilitazioni cittadine (altro che il “conservatorismo dei comitati”  sul quale il candidato sindaco del PD Bellelli fa battute supponenti nei comizi elettorali)
Questo è esattamente l’approccio che Carpi Bene Comune intende ribaltare: non decidere, annunciare e difendere l’indifendibile ma proporre, ascoltare e condividere con i cittadini attivi di questo comune, per un vero Bene Comune.

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