mercoledì 14 maggio 2014

Apre a Carpi lo Sportello Amianto. Bene, ma non basta!

Da sabato 31 maggio sarà aperto a Carpi, presso gli uffici del Settore Ambiente del Comune di Carpi in via Peruzzi 2, uno sportello per la prevenzione della salute pubblica dai rischi della presenza di amianto nelle costruzioni della città e della campagna circostante.
Questo risultato si deve al lavoro del C.O.R.A. (Comitato Osservazione Rischio Amianto) in collaborazione con il Comune di Carpi. Il C.O.R.A studia da tempo la questione amianto e ha raccolto una documentazione rilevante e una solida cultura in materia, che ora viene messa a disposizione della città.
L’obbiettivo è censire la presenza di amianto nel territorio comunale e fornire un supporto informativo in primo luogo ai cittadini interessati dal problema e anche a tutti gli altri. Il censimento è utile per individuare e quantificare i manufatti in amianto e successivamente per promuovere le operazioni di verifica ed eventuale bonifica. Negli ultimi tempi l’attenzione del Comitato si è rivolta anche ai danni causati dalle calamità naturali alle costruzioni, le cui parti in amianto possono essere danneggiate, sbriciolate e disperse in caso di trombe d’aria. Nel caso del terremoto, è importante poter identificare quali macerie contengono amianto, per poter gestire in modo adeguato la rimozione.

Lo sportello sarà aperto al pubblico il sabato dalle 10.30 alle 12.30
il telefono è 059.649161
la mail sportelloamianto@comune.carpi.mo

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Foto: gruppo facebook Amianto a Carpi

Nel ringraziare i volontari del C.O.R.A. per il servizio svolto è importante ribadire come ancora una volta l'amministrazione arrivi molto in ritardo sui problemi ambientali e di salute pubblica e, solo sotto la spinta insistente dei comitati, conceda il minimo senza investire a sufficienza.

In una recente iniziativa del PD Sara Rovatti ricordava proprio "che a Carpi il problema amianto non riguarda solo la rete idrica ma anche un alto numero di edifici che presentano coperture in eternit, e, nonostante sia riconosciuto cancerogeno e bandito dal 1992, Carpi non è ancora in grado di fornire una mappatura precisa di questi edifici, non ha un piano di recupero, risanamento e smaltimento e presenta ancora circa 200 km di tubature in fibrocemento mettendo così in pericolo la cittadinanza e aumentando le esposizioni della stessa e dei volontari che intervengono in caso di emergenza (ad esempio il terremoto nel 2012 o la tromba d’aria che ha colpito Nonantola nei giorni scorsi).”

Ben venga quindi lo Sportello Amianto gestito gratuitamente dai volontari del C.O.R.A. ma non molto lontano da qui, a Rubiera il Comune ha ideato e messo in pratica una serie di iniziative come il censimento tramite immagini satellitari degli edifici, controlli da parte degli operatori comunali, autocertificazioni e monitoraggio dello stato di integrità e rimozione. Il tutto gestito dall’Amministrazione.
Sempre qui vicino, a San Lazzaro di Savena, il comune ha emesso un’ordinanza, che è stata preceduta da un lavoro di sensibilizzazione delle associazioni di impresa, le associazioni dei coltivatori e degli amministratori di condominio. Nell’ordinanza si chiedeva ai proprietari di immobili e di capannoni industriali/agricoli di segnalare la presenza di amianto. Il comune inoltre, al fine di incentivare la bonifica, ha portato a zero il costo dei Diritti di Segreteria (300-400 €) e la Tassa di occupazione del suolo per gli eventuali cantieri (500-600 €), ha inoltre emesso un bando per l’assegnazione di contributi fino a 1500 € come incentivo alla bonifica dell’Amianto.

Arrivare ad un censimento non è più eludibile e il Comune può e deve fare di più.

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