Questo risultato si deve al lavoro del C.O.R.A. (Comitato Osservazione Rischio Amianto) in collaborazione con il Comune di Carpi. Il C.O.R.A studia da tempo la questione amianto e ha raccolto una documentazione rilevante e una solida cultura in materia, che ora viene messa a disposizione della città.
L’obbiettivo è censire la presenza di amianto nel territorio comunale e fornire un supporto informativo in primo luogo ai cittadini interessati dal problema e anche a tutti gli altri. Il censimento è utile per individuare e quantificare i manufatti in amianto e successivamente per promuovere le operazioni di verifica ed eventuale bonifica. Negli ultimi tempi l’attenzione del Comitato si è rivolta anche ai danni causati dalle calamità naturali alle costruzioni, le cui parti in amianto possono essere danneggiate, sbriciolate e disperse in caso di trombe d’aria. Nel caso del terremoto, è importante poter identificare quali macerie contengono amianto, per poter gestire in modo adeguato la rimozione.
Lo sportello sarà aperto al pubblico il sabato dalle 10.30 alle 12.30
il telefono è 059.649161
la mail sportelloamianto@comune.carpi.mo
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Foto: gruppo facebook Amianto a Carpi |
Nel ringraziare i volontari del C.O.R.A. per il servizio svolto è importante ribadire come ancora una volta l'amministrazione arrivi molto in ritardo sui problemi ambientali e di salute pubblica e, solo sotto la spinta insistente dei comitati, conceda il minimo senza investire a sufficienza.
In una recente iniziativa del PD Sara Rovatti ricordava proprio "che a Carpi il problema amianto non riguarda solo la rete idrica ma anche un alto numero di edifici che presentano coperture in eternit, e, nonostante sia riconosciuto cancerogeno e bandito dal 1992, Carpi non è ancora in grado di fornire una mappatura precisa di questi edifici, non ha un piano di recupero, risanamento e smaltimento e presenta ancora circa 200 km di tubature in fibrocemento mettendo così in pericolo la cittadinanza e aumentando le esposizioni della stessa e dei volontari che intervengono in caso di emergenza (ad esempio il terremoto nel 2012 o la tromba d’aria che ha colpito Nonantola nei giorni scorsi).”
Ben venga quindi lo Sportello Amianto gestito gratuitamente dai volontari del C.O.R.A. ma non molto lontano da qui, a Rubiera il Comune ha ideato e messo in pratica una serie di iniziative come il censimento tramite immagini satellitari degli edifici, controlli da parte degli operatori comunali, autocertificazioni e monitoraggio dello stato di integrità e rimozione. Il tutto gestito dall’Amministrazione.
Ben venga quindi lo Sportello Amianto gestito gratuitamente dai volontari del C.O.R.A. ma non molto lontano da qui, a Rubiera il Comune ha ideato e messo in pratica una serie di iniziative come il censimento tramite immagini satellitari degli edifici, controlli da parte degli operatori comunali, autocertificazioni e monitoraggio dello stato di integrità e rimozione. Il tutto gestito dall’Amministrazione.
Sempre qui vicino, a San Lazzaro di Savena, il comune ha emesso un’ordinanza, che è stata preceduta da un lavoro di sensibilizzazione delle associazioni di impresa, le associazioni dei coltivatori e degli amministratori di condominio. Nell’ordinanza si chiedeva ai proprietari di immobili e di capannoni industriali/agricoli di segnalare la presenza di amianto. Il comune inoltre, al fine di incentivare la bonifica, ha portato a zero il costo dei Diritti di Segreteria (300-400 €) e la Tassa di occupazione del suolo per gli eventuali cantieri (500-600 €), ha inoltre emesso un bando per l’assegnazione di contributi fino a 1500 € come incentivo alla bonifica dell’Amianto.
Arrivare ad un censimento non è più eludibile e il Comune può e deve fare di più.
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