La cena di chiusura della campagna elettorale di Carpi Bene Comune ci fornisce uno spunto interessante su quanto il Comune di Carpi e AIMAG siano davvero interessati ad promuovere comportamenti sostenibili di riduzione dei rifiuti indifferenziati.
Una delle caratteristiche della nostra cena era quella di voler essere "virtuosa" dal punto di vista ambientale.
Oltre ad essere una cena biologica con prodotti locali e principalmente vegetariani lo era anche dal punto della quantità e qualità dei rifiuti prodotti.
I vassoi su cui abbiamo servito le pizze erano di carta, i piatti in Mater-Bi e i bicchieri in PLA entrambi biodegradabili e compostabili, le pizze venivano tagliate prima di essere portate al tavolo in modo da rendere inutili le posate e scarsissimi gli sprechi di cibo, le bibite venivano servite non in lattine ma direttamente nei bicchieri (birra alla spina e aranciata e cola dalle bottiglie di vetro) e l'acqua in bottiglie da 1,5 lt al centro del tavolo e non in bottigliette da 0,5lt.
L'obiettivo era arrivare a fine serata con una quota di rifiuto indifferenziato pari a zero.
E la foto dimostra che l'obiettivo è stato raggiunto!
In piazza però non ci sono raccoglitori per la differenziata.
Un comune davvero interessato a diffondere questa cultura tra i suoi cittadini farebbe la cosa più semplice in assoluto: fornirebbe (impegnerebbe AIMAG a fornire) i cinque bidoni (carta, plastica, vetro e lattine, compostabile e indifferenziato) sul luogo dell'evento e li ritirerebbe il giorno successivo, facendo poi pagare a chi organizza l'evento una "tassa rifiuti" in base al peso della sola quota indifferenziata.
Ma così non è.
Il comune non ci ha chiesto né suggerito nulla riguardo ai rifiuti nel momento della concessione del permesso per organizzare un evento in piazza. Siamo andati all'AIMAG dove ci hanno detto che nemmeno loro se ne occupano e ci hanno mandato alla stazione ecologica di via Watt dove si possono comprare i cartoni colorati per la raccolta differenziata a 13€ l'uno.
E non è che poi, una volta differenziati, puoi lasciare i cartoni lì e AIMAG provvede a ritirarli, o puoi portarli indietro e vengono riciclati (e magari restituita la caparra), no: soldi e cartoni vengono buttati via!
Quali sono dunque le alternative?
1. programmare la riduzione all'origine dei rifiuti in fase di organizzazione dell'evento, spendere 65€ in cartoni usa e getta, educare chi partecipa all'evento fare la raccolta differenziata, produrre zero rifiuti indifferenziati e smaltire da soli quelli differenziati (con il problema ulteriore che non esistono cassonetti per la quota compostabile). Minimo rifiuto = massima spesa!
2. fregarsene di quanti e quali rifiuti verranno prodotti, raccogliere tutto in sacchi neri da rifiuti indifferenziati e depositarli nei cassonetti in giro per il centro. Massimo rifiuto = minma spesa!
Ma ce ne è un altra e l'abbiamo vista in occasione della notte bianca e di tanti altri eventi in cui si portano in piazza molte persone:
3. fregarsene di quanti e quali rifiuti verranno prodotti e anche di dove verranno depositati, lasciare che la gente butti tutto dentro (finché ci sta dentro) e poi sopra, sotto, intorno ai cestini (finché si vedono i cestini) e poi per terra, sopra le panchine e sopra alle macchine parcheggiate e nottetempo far raccogliere tutto agli operatori di AIMAG (in questo caso sì che passano loro!) che porteranno tutto nell'indifferenziato in modo che alla mattina la piazza sia di nuovo pulita.
E ci si possa di nuovo vantare di una città senza rifiuti, delle percentuali del porta a porta e della differenziata e riempirsi pure la bocca, soprattutto in campagna elettorale, di parole come "tariffa puntuale"!
Il sacco dei rifiuti indifferenziati a fine serata! |
Oltre ad essere una cena biologica con prodotti locali e principalmente vegetariani lo era anche dal punto della quantità e qualità dei rifiuti prodotti.
I vassoi su cui abbiamo servito le pizze erano di carta, i piatti in Mater-Bi e i bicchieri in PLA entrambi biodegradabili e compostabili, le pizze venivano tagliate prima di essere portate al tavolo in modo da rendere inutili le posate e scarsissimi gli sprechi di cibo, le bibite venivano servite non in lattine ma direttamente nei bicchieri (birra alla spina e aranciata e cola dalle bottiglie di vetro) e l'acqua in bottiglie da 1,5 lt al centro del tavolo e non in bottigliette da 0,5lt.
L'obiettivo era arrivare a fine serata con una quota di rifiuto indifferenziato pari a zero.
E la foto dimostra che l'obiettivo è stato raggiunto!
In piazza però non ci sono raccoglitori per la differenziata.
Un comune davvero interessato a diffondere questa cultura tra i suoi cittadini farebbe la cosa più semplice in assoluto: fornirebbe (impegnerebbe AIMAG a fornire) i cinque bidoni (carta, plastica, vetro e lattine, compostabile e indifferenziato) sul luogo dell'evento e li ritirerebbe il giorno successivo, facendo poi pagare a chi organizza l'evento una "tassa rifiuti" in base al peso della sola quota indifferenziata.
Ma così non è.
Il comune non ci ha chiesto né suggerito nulla riguardo ai rifiuti nel momento della concessione del permesso per organizzare un evento in piazza. Siamo andati all'AIMAG dove ci hanno detto che nemmeno loro se ne occupano e ci hanno mandato alla stazione ecologica di via Watt dove si possono comprare i cartoni colorati per la raccolta differenziata a 13€ l'uno.
E non è che poi, una volta differenziati, puoi lasciare i cartoni lì e AIMAG provvede a ritirarli, o puoi portarli indietro e vengono riciclati (e magari restituita la caparra), no: soldi e cartoni vengono buttati via!
Quali sono dunque le alternative?
1. programmare la riduzione all'origine dei rifiuti in fase di organizzazione dell'evento, spendere 65€ in cartoni usa e getta, educare chi partecipa all'evento fare la raccolta differenziata, produrre zero rifiuti indifferenziati e smaltire da soli quelli differenziati (con il problema ulteriore che non esistono cassonetti per la quota compostabile). Minimo rifiuto = massima spesa!
2. fregarsene di quanti e quali rifiuti verranno prodotti, raccogliere tutto in sacchi neri da rifiuti indifferenziati e depositarli nei cassonetti in giro per il centro. Massimo rifiuto = minma spesa!
Ma ce ne è un altra e l'abbiamo vista in occasione della notte bianca e di tanti altri eventi in cui si portano in piazza molte persone:
3. fregarsene di quanti e quali rifiuti verranno prodotti e anche di dove verranno depositati, lasciare che la gente butti tutto dentro (finché ci sta dentro) e poi sopra, sotto, intorno ai cestini (finché si vedono i cestini) e poi per terra, sopra le panchine e sopra alle macchine parcheggiate e nottetempo far raccogliere tutto agli operatori di AIMAG (in questo caso sì che passano loro!) che porteranno tutto nell'indifferenziato in modo che alla mattina la piazza sia di nuovo pulita.
E ci si possa di nuovo vantare di una città senza rifiuti, delle percentuali del porta a porta e della differenziata e riempirsi pure la bocca, soprattutto in campagna elettorale, di parole come "tariffa puntuale"!
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